Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XCIX
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Sonetto XCIX
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SONETTO XCIX
N
egar non posso, o mio fido conforto, Che non sia dextro il luogo, e ’l tempo, e l’ore,
Per far voi certo dell’interno ardore,
Che cotant’anni dentro acceso porto.4
E perchè questo, o quell’altro diporto
Sottraggia al sempre procurarvi onore
I sensi, è pur omai fermato il core
Di non mai volger vela ad altro porto.8
M’aveggio or ben, che ’l mondo, e sterpi, e spine
Torcer non ponno il destro e saggio piede
Dal cammin dritto, s’ei risguarda al fine;11
Ma il proprio amore, e la non certa fede
Delle cose invisibili divine
Ne ritardano il corso a la mercede.14