Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CI

Sonetto CI

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SONETTO CI


L
e nostre colpe an mosso il tuo furore

     Giustamente, Signor, nei nostri danni;
     Ma se l’offese avanzano gli affanni,
     D’assai la tua bontà vince ogni errore.4
Chiede mercè ciascun, carco d’orrore,
     Deposta la superbia, e i ricchi panni;
     Non fè ragione in lungo volger d’anni
     Quel, che ’l divin giudicio ha in sì poche ore.8
Vede ’l passato mal, piange ’l presente,
     Teme ’l futuro, e più il supplicio eterno,
     Chè tal vita tal pregio al fine apporta.11
Scorga il bel raggio tuo la cieca gente;
     Senta il rimedio del tuo amor superno;
     Aprasi di pietà l’immensa porta.14