Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CCV
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Sonetto CCV
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SONETTO CCV
F
orse il foco divino in lingue accese Venne per dar silenzio all’intelletto,
Sicchè l’alte sue voci in vivo affetto
D’ardente amor fosser dal mondo intese.4
Onde i suoi servi in quelle ardite imprese
Non di saper, ma sol di fede il petto
Armaro, intenti al grande eterno obietto,
Che quanto aveano a dir, lor fea palese.8
Simil vorrei, che i nostri egri desiri,
Tacendo, non spargesser pur di errore
Quel seme, che non mai frutto raccoglie;11
Ma, formando con lacrime e sospiri
Di fede e speme bei pensieri e voglie,
Lasciasser sol parlar sempre all’amore.14