Rime (Vittorelli)/Sonetti/Sonetto 8
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Iacopo Vittorelli - Rime (1806)
Essendo eletto Canonico Arciprete di Bassano il Sig. Ab. Golini, il quale da Gesuita educò l'Autore in Brescia.
◄ | Sonetti - Sonetto 7 | Sonetti - Sonetto 9 | ► |
Essendo eletto Canonico Arciprete di Bassano il Sig. Ab. Golini, il quale da Gesuita educò l’Autore in Brescia.
Questa, ch’io porto al fianco, e per cui sono
Tra cantori Febei cantor non vile;
Questa, che a me risponde in vario stile
Aurea cetra, o Golin, questa è tuo dono.
Tu m’insegnasti a ricercarne il suono
De gli anni miei sul giovinetto aprile,
Ed or che a te si affida il patrio ovile
Di festosi amaranti io la incorono.
Oh me beato appien, se l’alma impetra,
Tolto ogni neo, che il suo candore appanna,
Di seguire i tuoi passi infino a l’etra!
Ove, gustando teco ambrosia e manna,
Tu darai nuove corde a la mia cetra,
E la mia cetra a Dio novelli Osanna.