Rime (Vittorelli)/Sonetti/Sonetto 18
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Iacopo Vittorelli - Rime (1806)
A una Dama, che molto si rammaricava di essere divenuta alquanto grassa in Campagna.
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A una Dama, che molto si rammaricava di essere divenuta alquanto grassa in Campagna.
Col fato avverso si quereli e crucci
La pallida Nerina in fiochi accenti,
Se ria febbre l’assalga, ed i languenti
Teneri membri le divori e succi.
Ma tu, che movi due sereni occhiucci
D’elettrica materia ognora ardenti;
Tu, che a’ labbri vermigli e sorridenti
Sembri una rosa, quando vien che sbucci;
Non ti lagnar, se grassolino un poco
Festi il bel viso tra le dolci fraghe,
Che dan nome sì caro al verde Loco 1.
Con quelle guance ritondette e vaghe
Destar ben puossi l’amoroso foco
Senza minio venal, senz’arti maghe.
Note
- ↑ Fragolina, villa così detta dall’abbondanza delle fragole.