Rime (Veronica Franco)/Terze rime/VI
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VI
Risposta d’incerto autore per le rime
L’uomo è lusingato e lieto del pentimento di lei, e spera di provarle la sua fede.
Contrari son tra lor ragion e Amore,
e chi ’n Amor aspetta antivedere,
di senso è privo e di ragion è fuore.
4Tanto piú in prezzo è da doversi avere
vostro discorso, in cui avete eletto
voler in stima la virtú tenere;
7e, bench’io di lei sia privo in effetto,
con voi di possederla il desio vale,
sí che del buon voler premio n’aspetto:
10e, se ’l timor de Tesser mio m’assale,
poi mi fa contra i merti miei sperare,
ché s’elegge per ben un minor male.
13lo non mi vanto per virtú d’andare
a segno che, l’amor vostro acquistando,
mi possa in tanto grado collocare;
16ma so ch’un’alma valorosa, quando
trova uom che ’l falso aborre e segue il vero,
a lui si va con diletto accostando:
19e tanto piú, se dentro a un cor sincero
d’alta fé trova affezzion ripiena,
come nel mio, ch’un di mostrarvi spero,
22se ’l non poter le voglie non m’affrena.