Rime (Morra)/Scrissi con stile amaro, aspro e dolente
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Isabella Morra - Rime (XVI secolo)
Scrissi con stile amaro, aspro e dolente
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Scrissi con stile amaro, aspro e dolente
un tempo, come sai, contra Fortuna,
sì che null’altra mai sotto la luna
di lei si dolse con voler più ardente.4
Or del suo cieco error l’alma si pente,
che in tai doti non scorge gloria alcuna.
e se de’ beni suoi vive digiuna.
spera arricchirsi in Dio chiara e lucente.8
Né tempo o morte il bel tesoro eterno,
né predatrice e vïolenta mano
ce lo torrà davanti al Re del cielo.11
Ivi non nuoce già state né verno,
ché non si sente mai caldo né gielo.
Dunque ogni altro sperar, fratello, è vano.14