Rime (Dino Frescobaldi)/L'alma mia trist'è seguitando 'l core
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Dino Frescobaldi - Rime (XIII secolo)
L'alma mia trist'è seguitando 'l core
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L’alma mia trist’è seguitando ’l core
in biasimare Amore,
sforzandosi di dir la pena mia:
com’i’ son fora uscito di valore,
5. . . . . . [ -ore],
per cui servir par ched i’ nato sia;
e com’ la mente sospirando more,
vedendosi disnore
d’aver voluta mai sua compagnia.
10Questo mi fa perch’i’ ’1 chiamo signore
e voglio servidore
esser di lui ovunque il cor disia.
Omai vedete s’egli è cos’altera
e s’egli è cosa da sperare in lui,
15e s’egli è cosa ch’abbia in sé virtute!
Io credo questo, sì come colui
che l’ha provato: ch’e’ vol sua salute
crudelemente inver’ di lui sia fera.