Rime (Berni)/XLV. Si duole della suggezione in che stava in Verona

XLV. Si duole della suggezione in che stava in Verona

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Francesco Berni - Rime (XVI secolo)
XLV. Si duole della suggezione in che stava in Verona
XLIV. Al Vescovo suo padrone XLVI. Sonetto a Messer Francesco Sansovino


S’io posso un dì porti le mani addosso,
puttana libertà, s’io non ti lego
stretta con mille nodi e poi ti frego
4così ritta ad un mur co i panni in dosso,
  
poss’io mal capitar, siccome io posso
rinegar Cristo, che ogni ora il riniego,
da poi che non mi val voto né priego
8contra ’l giogo più volte indarno scosso.
  
A dire il vero, ell’è una gran cosa
ch’io m’abbi sempre a stillare il cervello
11a scriver qualche lettera crestosa,
  
andar legato come un fegatello,
vivere ad uso di frate e di sposa
14e morirsi di fame! Oh ’l gran bordello!