Rime (Bembo)/Speme, che gli occhi nostri veli e fasci
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Pietro Bembo - Rime (1530)
Speme, che gli occhi nostri veli e fasci
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LIV.
Speme, che gli occhi nostri veli e fasci,
sfreni e sferzi le voglie e l’ardimento,
cote d’amor, di cure e di tormento
ministra, che quetar mai non ne lasci,4
perché nel fondo del mio cor rinasci,
s’io te n’ho svelta? e poi ch’io mi ripento
d’aver a te creduto e ‘l mio mal sento,
perché di tue impromesse ancor mi pasci?8
Vattene ai lieti e fortunati amanti
e lor lusinga, a lor porgi conforto,
s’han qualche dolci noie e dolci pianti.11
Meco, e ben ha di ciò Madonna il torto,
le lagrime son tali e i dolor tanti,
ch’al più misero e tristo invidia porto.14