Rime (Angiolieri)/XII - L'animo riposato aver solìa
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Cecco Angiolieri - Rime (XIII secolo)
XII - L’animo riposato aver solìa
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L’animo riposato aver solìa,
ed era nuovo che fosse dolore:
e or me n’ha così fornito Amore!
Non credo e penso ch’altra cosa sia.
5Deh quant’è suta la sventura mia
poi ch’i’ fu’ servo di cotal segnore,
ché ciò, ch’io faccio, mi torna al peggiore
ver’ quella che ’l me’ cor ha ’n ubria.
Certo non me le par aver servito:
10ché s’ella s’umiliass’a comandarmi,
non avrebbe ch’a levar lo su’ dito.
Sì mi parrebbe poco trarriparmi,
potendo dir ch’i’ l’avess’ubbidito;
s’i ne morisse, crederìe salvarmi.