Rime (Angiolieri)/LXXI - Di tutte cose mi sento fornito

LXXI - Di tutte cose mi sento fornito

../LXX - Un danaio, non che far cottardita ../LXXII - La povertà m’ha sì disamorato IncludiIntestazione 5 agosto 2013 75% Sonetti

Cecco Angiolieri - Rime (XIII secolo)
LXXI - Di tutte cose mi sento fornito
LXX - Un danaio, non che far cottardita LXXII - La povertà m’ha sì disamorato

 
     Di tutte cose mi sento fornito, 
se non d’alquante ch’i’ non metto cura, 
come di calzamento e d’armadura; 
di ben vestire i’ son tutto pulito, 
     5e co’ danari son sì mal nodrito, 
più ch’i’ del diavol, di me han paura; 
altri diletti, per mala ventura, 
più ne son fuor, che gennaio del fiorito. 
     Ma sapete di che i’ ho abbondanza? 
10Di ma’ desnar con le cene peggiori, 
e male letta, per compier la danza. 
     Gli altri disagi non conto, signori, 
ché troppo sarebbe lunga la stanza: 
questi so nulla, appo gli altri maggiori.