Rime (Angiolieri)/CXX - L'altrier sì mi ferìo una tal ticca

by Cecco Angiolieri

CXX - L’altrier sì mi ferìo una tal ticca

../CXIX - Ciò che naturalmente fu creato ../CXXI - I’ son venuto di schiatta di struzzo IncludiIntestazione 5 agosto 2013 75% Sonetti

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Cecco Angiolieri - Rime (XIII secolo)

CXX - L’altrier sì mi ferìo una tal ticca

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CXIX - Ciò che naturalmente fu creato

CXXI - I’ son venuto di schiatta di struzzo

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     L’altrier sì mi ferìo una tal ticca, 
ch’andar mi fece a madonna di corsa: 
andava e ritornava com’un’orsa 
che va arrabbiando e ’n luogo non si ficca. 
     5Quando mi vide, credett’esser ricca; 
disse: – Non avrestù cavelle in borsa? – 
Rispuosi: – No –. Quella mi disse: – Attorsa, 
e lèvala pur tosto, o tu t’impicca! – 
     Mostravas’aspra come cuoio di riccio; 
10e’ le feci una mostra di moneta: 
quella mi disse: – Avesti caporiccio? – 
     Quasi beffava e stava mansueta, 
che l’avari’ tenuta un fil di liccio; 
ma pur ne venni con la borsa queta.