Rime (Angiolieri)/CXVI - L'uom non può sua ventura prolungare
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Cecco Angiolieri - Rime (XIII secolo)
CXVI - L’uom non può sua ventura prolungare
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L’uom non può sua ventura prolungare
né far più brieve, ch’ordinato sia;
ond’i’ mi credo tener questa via,
di lasciar la natura lavorare,
5e di guardarmi, se io ’l potrò fare,
che non m’accolga più malinconia:
ch’i’ posso dir che per la mia follia,
i’ ho perduto assai buon sollazzare.
Anche che troppo tardi me n’avveggio,
10non lascerò ch’i’ non prenda conforto,
ca far d’un danno due sarebbe peggio.
Ond’i’ m’allegro e aspetto buon porto;
ta’ cose nascer ciascun giorno veggio,
che ’n dì di vita mia non mi sconforto.