Rime (Andreini)/Tavola del resto, che nell'Opera si contiene

Tavola del resto, che nell’Opera si contiene

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Tavola del resto, che nell’Opera si contiene
Tavola de’ madrigali Rime
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Tavola del resto, che nel-

l’Opera si contiene.


CANZONI.

In morte della Sig. Laura Guidiccioni Lucchesini.

A

Alma, ch’al Ciel salita  123 
Amor empio tiranno  196 
Ben saggio è ’l detto di chiunque afferma.  75 

Alla Sig. D. Maria Principessa Medici, prima che fosse

Regina di Francia.

O d’alta stirpe uscita  30 
Questo fermo pensiero  138 
Sonno soave, e dolce. 

Canzonette Morali.

Al Sig. Francesco Durante.

Al suon de l’aurea tua cetra gli amori.  56 

Al Sig. Alessandro Sertini.


Ben fù quei troppo audace, e poco saggio,  156 

Al Sig. Gabriello Chiabrera.

Faccia al gran Marte risonar le ’ncudi.  23 

Al Christianiss. Rè di Francia.

Frenò l’hore fugaci, e del gran Mondo.  111 

Al Sig. Girolamo Bisaccione.

Grave di doppio peso il dorso ondoso.  121 

Al Sig. Francesco Nori.

L’audace figlio, che d’Apollo nacque.  77 
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Al Sig.Gio. Battista Pinelli.

La notte à sè tutte richiama l’ombre.  90 

Al Sig. Ottavio Rinuccini.

Ove trà vaghi fior nascosto è l’angue.  119 

Al Sig. Gherardo Borgogni.

Talhor veduto hò sì turbarsi il Cielo.  117 

Al Sig. Gabriello Chiabrera.

Vago di posseder l’indico argento.  20 

SESTINE.

Misera pria sarà calda la neve.  39 
Tante frondi non han le verdi chiome.  134 

EPITALAMI.

Nelle Nozze del Sig. D. MichelePeretti, e della Sig. D.

Margherita Somaglia.

D’amor l’aria sfavilla.  94 

Nelle Nozze del Sig Duca, e della Sig. Duchessa di Parma, &c.

Meraviglie ecco i’ discerno  66 

CENTONI.

Amor m’hà posto come segno à strale.  152 

In morte della Sig. Laura Guidiccioni Lucchesini.

Chi pensò mai veder far terra oscura.  125 

CAPITOLI.

D’Amor, di lui, che ’l cor mi strugge, e sface  164 
Invidioso Amor del mio contento  189 
Lunge da le tue luci alme, e divine.  44 
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Scherzi.

A che sguardi amorosetti  86 
Care gioie  72 
Con quai giri lascivetti  163 
Dal furor del dubbio Marte  58 
Deh girate.  115 

Al Sig. Gabriello Chiabrera.

Ecco l’Alba rugiadosa  22 
Io credèa, che trà gli amanti  49 
Movèa dolce un zefiretto  179 
Qual più vive in grave affanno.  71 

Versi Funerali.

Chi viver può sotto l’immenso peso  215 
Candidi Cigni, che le verdi rive   220 
Fuggendo il lume à le spelonche tratti  217 
Quando ’l cristato augel nunzio del giorno.  223 

Egloghe Boschereccie.

Cruda più d’ogni Fera  233 
Hor che la notte à la suprema altezza  241 
Mopso de’ Monti, e de le selve honore  260 
Mentre correr vedèa  272 
Non vò seguir Amore  281 
Pascèa del buon Damone  226 
Piangèa Filen sua miserabil sorte  266 
Sotto un frondoso alloro  247 
Solo se n’ gìa trà folti boschi errando.  252 


IL FINE.