Rime (Andreini)/Centone II

Centone II

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Sonetto CXXXIII Madrigale LXXXI

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Centon II. tutto de’ versi del Petrarca.


A
Mor m’ha posto come segno à strale,

Pasco il cor di sospir, ch’altro non chiede,
     E qual è la mia vita ella se l’ vede,
     E quinci, e quindi il cor punge, ed assale.
In questa breve mia vita mortale
     Lasso, ch’i’ ardo, ed altri non me l’ crede;
     Veggio à molto languir poca mercede.
     O viva morte, ò dilettoso male.
Non veggio, ove scampar mi possa homai;
     E vò contando gli anni, e taccio, e grido
     O speranza, ò desir sempre fallace.
Primavera per me pur non è mai.
     Pascomi di dolor piangendo rido;
     E sol di lei pensando hò qualche pace.