Rime varie (Alfieri, 1903)/LXVII. O cameretta che già in te chiudesti

LXVII (1783). O cameretta, che già in te chiudesti

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LXVII (1783). O cameretta, che già in te chiudesti
LXVI. O di gentil costume unico esempio LXVIII. E questo il nido onde i sospir tuoi casti

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LXVII (1783).

O cameretta, che già in te chiudesti
Quel grande, alla cui fama angusto è il mondo;
Quel sì gentil d’amor mastro profondo,
Per cui Laura ebbe in terra onor celesti:

O di pensier soavemente mesti
Solitario ricovero giocondo;
Di quai lagrime amare il petto inondo,
Nel veder ch’oggi inonorata resti!

Prezïoso dïaspro, agata, ed oro
Foran debito fregio, e appena degno
Di rivestir sì nobile tesoro.

Ma no: tomba fregiar d’uom ch’ebbe regno
Vuolsi, e por gemme ove disdice alloro:
Qui basta il nome di quel divo ingegno.