Rime (Alfani)/Guido, quel Gianni ch'a te fu l'altrieri

VII
GIANNI ALFANI A GUIDO CAVALCANTI

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Gianni Alfani - Rime (XIII secolo/XIV secolo)
VII
GIANNI ALFANI A GUIDO CAVALCANTI
Se quella donna ched i' tegno a mente

 
Guido, quel Gianni ch’a te fu l’altrieri
salute, quanto piace alle tue risa,
da parte della giovane da Pisa,
4ch’e’ fier d’amor me’ che tu di trafieri.

Ella mi domandò come tu ieri
acconcio di servir chi l’hae uccisa,
s’ella con lui a te venisse in guisa
8che nol sapesse altre ch’egli e Gualtieri;

sìcché [l]i suo’ parenti da far macco
non potesser già ma’ lor più far danno
11che dir: «Mendate da la lungi scacco!»

Io le rispuosi che tu sanza inganno
portavi pien di ta’ saette un sacco,
14che gli trarresti di briga e d’afanno.