Ricordanze della mia vita/Parte terza/XXXV. Piano d'evasione (contin.)
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XXXV
(Piano d’evasione)
(continuazione).
Santo Stefano, 20 settembre 1855.
Cara mia,
Ti scrivo per una castaurella1, acciocché se hai avuto risposta me la mandi subito. Se le lettere di Panizzi non sono troppo lunghe me le farai copiare invisibilmente da C(orea) e me le manderai. Chiuderai bene la lettera a me diretta: poi la chiuderai in una sopraccarta con questo indirizzo: signor Giuseppe Libetta, Ventotene. Mi capiterá senz’altro.
Avendo io scritto che l’affare potrebbe effettuirsi tra il 6 e il 18, e in giorno di sabato, io credo che il giorno fissato sará o il 6 o il 13. Stiamo ad aspettare. Io non ti scrivo per altro se non per darti occasione, non perché io abbia nulla a dirti. Perciò addio.
Oh potessimo rivederci liberi in G.2 Speriamo.