Renovatione della Chiesa/Ratti e intelligenze/4
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L'anno 1601 1, a dì 14 febbraio, sendo Maestra di novizie e facendo gl'esercizii spirituali del Beato Padre Ignazio della Compagnia di Gesù, ebbe la seguente vista2
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Vedeva un’ aquila morta, la quale da molti aquilini era elevata in alto.
E in esser così elevata, detta aquila tornava in vita e elevava in alto poi i detti aquilini.
Ma per la via era perseguitata da certi animali, non però velenosi ma domestici e buoni; con tutto ciò non gl’impedivano il viaggio che l’operazione che faceva detta aquila, che era dar morte a detti aquilini.
E se bene conveniva a detta aquila talvolta abitare in terra e cercare il cibo, vedeva nondimeno che teneva sempre l’occhio fisso al razzo di sole, e si affrettava di camminare a esso.
Vedeva poi che detta aquila di nuovo moriva, e dopo la sua morte tutti quelli animali che già la perseguitavano si univono con quell’aquilini.
E tutti quelli che mangiavano del cuore di quell’aquila morta, diventavono ancor loro aquilini per virtù di quel cibo, e quelli che non ne mangiavono eron dispersi.
Vedeva poi che di quell’aquila morta il Signore se ne edificava un nuovo edifizio e abitazione, facendo de suoi piedi il fondamento e pavimento, e dell’alie le mura e il tetto.
E così finì.
Non ci disse il significato e dichiarazione di detta vista, perché non volse attendervi; onde ci immaginiamo che detta aquila sia lei, avendo altre volte il Signore mostrato gl’anima sua in detta forma.
Il resto l’intenderemo quando piacerà a sua divina Maestà. Amen.