Renovatione della Chiesa/Avvisi/12

Ammaestramenti, avvisi e ricordi
Nove atti d'annichilazione essercitati dall'istessa Santa, qual soleva dire: l'intrinseca purità si può acquistare con l'humiltà et annichilazione.

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Ammaestramenti, avvisi e ricordi
Nove atti d'annichilazione essercitati dall'istessa Santa, qual soleva dire: l'intrinseca purità si può acquistare con l'humiltà et annichilazione.1
Avvisi - 11 Ricordi

1. Te ne anderai al coro de’ santi Angeli, quali pregherai che offerischino al trono della Santissima Trinità il Sangue del Verbo humanato, chiedendo loro vera humiltà di cuore e di spirito; e tu, anima mia, tanto ti humilierai, che ti reputi esser simile a’ Demoni per la tua superbia e ingratitudine.

2. Te ne anderai al coro degli Arcangioli e li pregherai come di sopra; e tu, anima siziente d’alta purità, chiedendola loro ti humilierai in tal modo che ti reputi indegna di ricevere l’aureola della verginità e di servire a Dio puramente.

3. Anderai al coro de’ principati pregandoli che offerischino il Sangue dell’humanato Verbo, come sopra; e tu, chiedendo loro perfettissima obbedienza e soggezione al divin volere e a tutte le creature per amor del Creatore. Ti sforzerai di arrivare a queste humiliationi di conoscerti indegna che ti sia imposta in alcun tempo obbedienza alcuna e di essere annoverata fra il numero delle vere obbedienti.

4. Anderai al coro delle Potestà e le pregherai che offerischino il Sangue dell’humanato Verbo, come sopra; e tu, anima fatta schiava de’ tuoi sensuali appetiti, chiederai grazia di poter raffrenare ogni tuo sensuale appetito e verrai, giusta il tuo potere, a questa humiliazione; di reputarti indedegna di habitare in questo santo collegio delle spose di Jesu, e di unire la lode tua con quella dell’istesse, e che più? di ascoltarle volentieri, ancorché ti dichino parole ingiuriose e di vergogna.

5. Anderai al coro delle Virtù pregandole come sopra; e tu, anima priva d’ogni virtù, chiederai loro fermezza, stabilità e costanza nel bene operare, e ti humilierai in tal modo che ti conosca indegna d’ogni grazia e dono del cielo, e di potere in terra aiutare il tuo prossimo con gli ossequi di carità, e di esser partecipe de beni di tutti i credenti.

6. Anderai al coro delle Dominationi pregandoli a far la sopradetta offerta; e tu, anima mia, chiedendo loro perfetto dominio delle tue interne passioni e terreno affetto, ti humilierai in te stessa reputandoti indegna esser posseditrice della povertà di spirito e di ogni altra virtù.

7. Te ne anderai a’ Troni, i quali se n’anderanno alle braccia amorose del Verbo humanato e quivi ti offeriranno; e tu, anima mia, ti abbasserai tanto che ti reputi indegna, come in vero sei, dell’unione che sì spesso fai col tuo Sposo nel Santissimo Sacramento, il quale con tanto affetto viene a sedere nel mezzo del tuo cuore.

8. Anderai al coro de Cherubini, e essi ti offeriranno ne purissimi occhi dell’amoroso Verbo; e tu, anima mia, anderai seguitando le tue humiliationi chiedendo ad essi lume per conoscere in te stessa il divin volere, le grazie che dal Signore ogni momento ricevi e quanto male ad esse corrispondi, reputandoti indegna d’ogni lume e di celesti inspirationi, e di esser conservata dalla divina misericordia e degnissima, per la tua poca corrispondenza alla divina luce, d’esser da Dio abbandonata e lasciata nelle tue tenebre e errori.

9. Anderai al coro de’ Serafini che ti offeriranno al dolcissimo, pietosissimo e amorosissimo cuore del Verbo humanato; e tu, anima, chiedendo loro la purità del divino amore e di ardere in quelle fiamme di carità nelle quali essi ardono e arderanno eternamente, seguiterai il tuo esercizio e ti sforzerai di arrivare a quest’ humiliazione: di conoscerti indegna che Dio fin ad hora ti habbi conservata e tollerata senza sprofondarti nelle fiamme dell’inferno per la tua freddezza e gielo del tuo cuore a tanti incendii di carità divina; e ristringendoti nel centro della tua viltà e bassezza, conoscerai che tu sola, per la tua ingratitudine, fra tutte le creature sei indegna della divina cura e providenza e dell’amore che egli porta a tutte le creature; e abborrendo te stessa come cosa oltre ogni credenza schifa e abominevole, li chiederai grazia, per mezzo di quei purissimi spiriti amanti, d’esser come Isaia purgata e mondata, e che più? di esser in terra con le fiamme delle tribulationi purgata, acciò sia tolta dall’anima tua ogni ruggine de tuoi difetti e non sii più indegna affatto di quel purissimo amore.

Note

  1. originale scritto di Suor Maria Pacifica del Tovaglia: Atti di umiliazione che ella faceva a Dio per acquistare l'interna purità, in: Sunto della vita della Santa Madre ed altri quaderni di bozze: Bozza II. Arch. Mon. Careggi, Serie I, Pal. IV bis, 1; copia di Suor Maria Grazia Pazzi (†1656), Copia d’alcuni atti interni d’Annichilazione e di Amor di Dio che faceva questa devota M[adre] S[uor] Maria Maddalena Pazzi ed insegnava fare all’altre sorelle. Arch. Mon. Careggi, s.c. (in fondo a un armario)