Renovatione della Chiesa/Ammaestramenti/12
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XII. Dell'Ufizio divino
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1. Habbiate particulare stimolo di recitar bene il divino Ufizio, et assuefarvi a star in coro con reverenza e devozione perché gl’è uno de maggior obblighi che habbiate, et in questo particularmente si riconosce, honora e adora la divina Maestà.
2. L’esercizio di lodare Dio nel coro è tanto degno che gli stessi beati Spiriti, tanto puri, a pena con timore e tremore ardiscano di esercitarlo. Hor con quanta maggior reverenza dobbiamo star noi nel divin conspetto, che siamo creature tanto indegne di comparire alla divina presenza.
3. Reputatevi indegna e stimate gran grazia d’esser voi, vil verme, ammessa a lodare Dio con tante sue elette spose e con gl’angelici Spiriti.
4. Offerite il divino Ufizio in unione di quella pura laude che danno a Dio gl’angelici Spiriti in quella beata patria, perché se bene è impossibile che la vostra laude arrivi alla purità di quelle, non c’è però vietato il desiderar di poterlo fare.
5. State alla divina laude con modestia e reverenza angelica, perché questo è ufizio de gl’Angioli.
6. Pensate che lodate Dio con gl’Angioli, che state alla presenza della S.ma Trinità, che siate indegna di starvi, e che a ogni parola haresti per reverenza a prostrarvi in terra.
7. Quando vi inclinate al Gloria Patri offeritevi alla S.ma Trinità in atto di martirio.
Tra gl’esercizi spirituali uno dei più grati a Dio, e dove maggiormente concorre con la sua grazia, è il lodare Dio unite insieme; ma poco si penetra questa verità.
In comparazione di celebrare i divini Ufizi nel coro, qualsivoglia meditazione e orazione particulare è di poco merito innanzi a Dio.