Regole, ordini, statuti, transazioni e convenzioni della Giurisdizione e Communità di Segonzano/ORDINE: Quando il Vicario ordinariamente debbe tenir raggione, et in che modo spediente giudicar le cause minore.
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Innocenzo a Prato - Regole, ordini, statuti, transazioni e convenzioni della Giurisdizione e Communità di Segonzano (1609)
ORDINE: Quando il Vicario ordinariamente debbe tenir raggione, et in che modo spediente giudicar le cause minore
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ORDINE
Quando il Vicario ordinariamente debbe tenir raggione, et in che modo spediente giudicar le cause minore, che le maggiori, ed importanti deciderà l'Eccellente D. Signor Commissario della Giurisdizione.
C
Onsiderando il mal ordine, e la spesa, che fanno li Sudditi per convenirsi in raggione, che uno volendo convenire l'aversario suo contrario avanti il Vicario gli bisogna far citare la parte tal dì, che vuole giuridico però, e far venire da Cembra à posta il Notaro deputato, ed a lui, ed al Vicario pagarli il viaggio, il disnare, ed anco alle volte la cena, oltre le sportole, e così spende più qualche volta, che non importa la causa. Per il che si assigna, e determina che esso Misser Vicario Giudice ordinario, debbi in alcuni termini ordinarij dell'anno tenir raggione senza gravare con tali indebite spese parte veruna, e ciò ogni primo Sabato juridico d'ogni mese alla più longa, ordinariamente debba venir il Notaro in Segonzano paghandosi esso la sua spesa, al quale si da autoritá di poter scrivere delli Instrumenti de contratti, di Sudditi, e non ad altri Notari; mà solamente all'Egregio Misser Antonio dalle Mule Notaro in Cembra, e Cancelliere del Castello, e Giurisdizione di Segonzano, deputato hora novamente in Castello dalli antedetti Signori di Segonzano, et esso Misser Vicario in Castello nel luogho solito sentare, over altrove dove sarà il Magnifico Capitanio di Segonzano, condecentemente, et udire le parti, procurando prima d'accordarli insieme senza litigare, né spendere, e non volendosi accordare all'hora se la causa è picciola in frà trè Ragnesi, e facile senza bisogno de prove la decida, cui subito summariamente facendola notar dal Notaro nelli atti, acciò che l'appari, e gravato che fusse, se nè possi da Magnif. Capitanio ricorrere, et appellare, over anco se bisognasse qualche prova li admonisca per il termine seguente dell'altro mese peremptoriamente á provare, e così anco poi la sententij, e se la causa passa di trè Ragnesi, si debbe dal Notaro ivi far notare l'instantia del querelante, et attore in logho del libello, e se vorà produre qualche raggioni, scritture, ò testimonij, esso Vicario gli assegni il termine seguente a produrre, rispondere, risolvere, e produrre tutte le raggioni, dalle
parti, le qual raggioni, ed instrumenti esso deve poi in quel mese diligentemente col Notaro considerare, ed al primo termine diffenirla con la sua dichiarazione scritta in li atti dal Notaro espressa. Mà se la causa importasse, e fosse difficile da decider in tal caso esso Vicario se ricorri, e consiglij dall'Eccellente Sig. Dottore di Leggi Commissiario della Giurisditione, e juridicamente tratti tal causa facendoli scriver la giusta sententia in forma con la sottoscritione d'esso Signor Dottore Commissario e poi nel primo suo termine la publichi alle parti; má è meglio, che detto Eccellente Sig. Commissiario deputato dal Signore di Segonzano di quell'anno le cause difficili, et importanti conoschi, facendole esso legalmente processare, e di raggione quanto più speditamente si puole determini, e sententij, con la condecente recognizione, onorario suo, e sportole secondo il Statuto da Trento commune, avendo anco riguardo alla spesa, e viaggio, quando per tali cause li occore venir dentro a posta à Segonzano, e dimorar in Castello. Il che potrà andare richiesto prima secondo il bisogno, e secondo che anco occoresse in occasion Criminale.