Recati l'arco in man, cara Foloe
![]() |
Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. | ![]() |
◄ | Degli uccellin pigliati alla ragnaja | Corri alla grotta, o Clori | ► |
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a5/Nuvola_apps_bookcase.svg/20px-Nuvola_apps_bookcase.svg.png)
XXXI
Recati l’arco in man, cara Foloe,
E percoti la lira,
Cui Pausilippo ammira:
E to vibra le dita
5Sulla cetra fornita
Di sette lingue d’ôr, bella Alcatoe.
E se prendi a spirar musico fiato,
Che del flauto Alemanno esca da’ fori,
Gisgone, oggi non è capo scettrato,
10Che abbia de’ giorni miei giorni migliori.
Tu, fiorito Giacinto, orna di fiori
Quella Tedesca coppa.
Ond’io l’arsiccia bocca
Adacqui di buon vino,
15E sposo lo destino
Alla figlia gentil di Leuconoe.