Rapace mano un dì, che Amor dormìa

Angelo Poggesi

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Rapace mano un dì, che Amor dormìa Intestazione 30 gennaio 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Poggesi


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III


Rapace mano un dì, che Amor dormìa,
     Del fianco gl’involò l’arco e gli strali,
     E desto il cattivel cercando gìa
     Delle care perdute armi fatali;
5Quando a caso passò Donna per via
     D’alte bellezze alle celesti eguali;
     Ei visto il doppio lume, onde ferìa,
     Repente a quel fulgor dispiegò l’ali.
Ivi lo spiritello, ivi s’ascosse,
     10E me, che del suo mal rider già vide,
     Con quei begli occhi a saettar si pose.
Poi disse: Or vanne, ed il tuo cuor s’affide
     A beffarsi d’Amor: tal fin propose
     In Cielo, in Terra a chi di lui si ride.