Raggio dello splendor sommo immortale
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giulio Bussi
IV.
Raggio dello splendor sommo immortale
Che il basso Mondo ad illustrar discendi,
Bella virtù, che dove infiammi, e splendi
Quasi togli al Mortal l’esser mortale;
5A te ricca di te null’altra cale,
Ma di te stessa in te paga ti rendi,
E fuor di te nulla bramare intendi,
Perch’a te nulla è in paragone eguale.
Appo a te son mendichi e l’Indo, e ’l Moro;
10E la forza, e l’ardir perde fortuna,
Che tu la sorte sei, tu se’ il tesoro;
Il Bel, diviso in altri, in te s’aduna;
Tu gloria, tu piacer, pace, e ristoro;
Se v’è felicità, tu sei quell’una.