Questo è 'l mar di Corinto. Ecco ove l'empio
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Torna a l'antico nido, al patrio suolo | Tace la notte, e chiara al par del giorno | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione
xiii
il golfo di lepanto
Questo è ’l mar di Corinto. Ecco ove l’empio
stuol d’Oriente il gran navilio assalse;
qua sotto entra Acheloo ne l’acque salse,
lá presso ha varco di Giunone il tempio.
Tico, qui fe’ con memorando essempio
il giovinetto ibero, a cui non valse
difesa oppor, de l’idolatre e false
squadre del fier soldan mortale scempio.
Raccolto Proteo il suo ceruleo armento,
l’atra strage predisse, e Triton poi
cantolla a suon d’orribil corno al vento.
Squallido, e piú che mai torbido a noi,
nodríFonte/commento: ed.1602 gran tempo il liquido elemento
di cadaveri e sangue i mostri suoi.