Quesiti et inventioni diverse/Libro primo/Quesito decimotertio

Libro primo - Quesito decimotertio

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Quesito decimotertio fatto dal medesimo Signor Prior di Barletta.

PRIORE.
Hiersera uoi dimostrasti con buone ragioni di quanta longhezza se potria con ragione determinare che douesse esser la longhezza della canna d’un pezzo di Artegliaria ad essere debitamente proportionata alla conueniente misura della poluere, & balla che si costuma à dare à un tal pezzo, la qual misura conueniente il se suppone che sia li dui terzi di quello che pesa la balla. Hor se il fusse uno pezzo (poniamo uno canon da. 20.) che per sorte hauesse quella sua debita & proportionata longhezza che ui si conuiene alli dui terzi poluere di quello pesa la balla, che gli desse poi piu poluere, cioe piu delli detti dui terzi di quello che pesa la balla, ue adimandose tal pezzo tirara piu del solito.
N.
Senza dubbio che lui tirara alquanto piu del solito.
P.
Questo saria contra alle ragioni da uoi hiersera adutte, perche in questo caso la balla sara uscita della bocca del pezzo auanti che tutta la detta poluere sia compita di risoluersi in fuoco, e pero quella parte de uigore, che sara causato da quella tal parte de poluere di piu, dapoi che sara uscita la balla della bocca del pezzo sara frusta è uana, e pero tal pezzo non doueria tirar piu, per tal poluer dataui de piu (restando il uigor di quella in tutto uano è frusto) anci doueria tirare solamente secondo il solito.
N.
Quel uigore uentoso, che generara quella parte di poluer dataui de piu (dapoi che la balla sara uscita dalla bocca del pezzo) à benche lui non potra operare nella detta balla mentre che quella sara dentro della canna del pezzo, il non restara pero da operare in quella, dapoi che sara uscita dalla bocca del pezzo, cioe in aere, perche tutto quel uento che uien causato dalla poluere nella detta canna sempre seguita per alquanto unitamente la balla, anchor che la balla sia uscita per alquanto fuora della bocca del pezzo, e pero ui augumenta alquanto il moto, uero è che tal uigor uentoso non operara tanto nel spingere la detta balla (per trouarla cosi fuora della detta canna) come faria se la trouasse dentro nella canna, cioe che tal suo operare non sara proportionale à quella quantita di poluere postaui di piu, anei sara molto lontano di tal proportione.
P.
Io non intendo questo operar poportionale.
N.
Operar proportionale se intende in questo modo, poniamo essempi gratia che questo nostro canon da lire uenti, tirandolo à una data elleuatione con li dui terzi poluere di quello pesa la balla, tiri passa 1000. tirandolo poi con tanta poluere quanto pesa la balla, la qual poluere ueneria à essere un tanto è meggio di quello era prima (cioe dalli dui terzi) hor dico, che se questa poluere che ui fusse aggionta de piu operasse proportionalmente nella balla, tal pezzo doueria lirare alla medesima elleuatione precisamente passa. 1500. cioe un tanto è meggio di quello fece con li dui terzi poluere. Et io dico, che il pezzo in simil caso non solamente il non tiraria li detti passa. 500. de piu, ma forsi che il non tiraria manco la mita di piu, cioe passa. 250. Ma supponemo che lui tirasse li detti passa. 250. de piu (che in summa saria passa. 1250.) Anchora dico, che tirasse il medesimo canone con uno altro terzo di poluere de piu, cioe con tanta poluere quanto pesa la balla, & un terzo piu, che saria quattro terzi questo secondo terzo non accresceria il detto tiro tanto quanto fece il primo terzo, cioe chel non accrescera quelli passa. 250. che fu supposto che facesse il primo terzo, ma cresceria molto manco de dettipassa. 250. & similmente, che ui aggiongesse anchora un’altro terzo di poluere di piu quest’altro terzo accresceria pur il tiro, ma molto manco di quello hauera fatto lo secondo terzo, che fu aggionto, si che ogni accrescimento di poluere andaria per fina à un certo termine sempre accrescendo alquanto il tiro, ma tal crescere andaria sempre sminuendo del suo anciano per fina al detto termine, ma da quello termine in suso che ui aggiongesse piu poluere non faria accrescere piuil detto tiro, anci potria esser tanto lo accrescimento della poluere che non solamente la non faria crescere, ma faria calare assai il detto tiro.
P.
Voi diceti una cosa, che non mi consona molto, cioe à dire che ui se potria aggiongere, ouer accrescerui tanta poluere oltra à un certo termine, che non solamente la non faria accrescere il tiro à tal pezzo, ma che lo faria callare, la qual cosa me pare molto fuora diragione.
N.
Anci è ragioneuole per commun prouerbio: qual dice, che ogni superchio rompe il coperchio, & per chiarire ben questo dubbio bisogna uenir alli estremi. Et per tanto dico, che chicargasse questo tal pezzo con tanta poluere quanto puo tener la canna, lassandoui solamente nella istremita di detta canna tanto diuacuo quanto è il diametro della balla, cioe tanto che ui st potesse mettere la balla à pena, & tir arlo poi in tal modo cargato, adimando à uostra Signoria, se quella crede, che quello tiraria piu, ouer meno di quello faria à cargarlo secondo l’ordinario, cioe con dui terzi poluere di quello pesa la balla.
P.
Io credo che chi il tirasse in tal modo cargato che tal pezzo crepparia, & che uer amente il superchio di detta poluere, romperia il coperchio (come dice il uostro prouerbio) cioe che romperia il detto pezzo.
N.
Non uoglio stare à disputare che in un tal caso, tal pezzo douesse ragioneuolmente creppare, ouer non creppare, perche longa saria tal disputta, ma suppoǹiamo pur, che tal pezzo non creppasse.
P.
In questo caso che gli ponesse una balla che ui entrasse talmente stretta, che fusse necessario à farla entrar per forza di mazzate. Io tengo per fermo che tiraria molto lontano. N. In tutte le cose che sono state dette, et che se hanno da dire, circa alle cose di tiri delle artegliarie, sempre se suppone (non specificando altro) che le balle siano, eguale si in grandezza, come di peso, etiam che siano egualmente rotonde, perche ciascuno di questi accidenti fanno uarìar li tiri. E per tanto in questo nostro caso dico, che se debbe intendere, che la balla che se ha datir are con la canna piena di poluer sia di quella medesima qualita di peso, misura, & rotondita, che quella che se ha da tirare secondo l’ordinario, cioe con li dui terzi poluere di quello pesa la balla.
P.
Pigliandola per il modo che uoi diceti, in effetto la cosa è dubbiosa.
N.
Non ui è dubbio alcuno, anci è cosa certa che tirandola conla canna piena di poluere ti rara molto, & molto manco di quello faria con la poluere ordinaria.
P.
Perche ragione.
N.
La ragion è questa, che ognipoluere (per fina che la sia) abbrusa in tempo, cioe che prima abbrusa quella che se ritroua nel luoco doue ui se da fuoco, di quella che è alquanto remota dal detto luoco, & quella, che è piu propinqua al detto luoco se abbrusa alquanto auanti di quella, che ui è men propinqua, ouer che ui è piu remota, stante adunque questa propositione, eglie manifesto che qual si uoglia parte di quella tal poluere, che se ritroua nella canna del detto pezzo, che sia piu propinqua al foro doue se gli da el fuoco, se abbrusa auanti di quella, che glie piu remota, & per esser meglio inteso, diuidamo con la mente tutta la longhezza della poluere, che se ritroua in detta canna in quattro parti equali. Dico adunque, che quella quarta parte, che termina al buso, doue che ui stda el fuoco, se abbrusa auanti dell’ altra conse quente parte, & brusiando genera tanta gran quantita di essalation uentosa, che diece luochi equali al luoco della poluere abbrusata non sariano capaci per la detta essalatione, & per tanto secondo che la detta essalatione continuamente se ua causando, per la poluere, che continuamente se ua abbrusando. Anchora eglie necessario à quella tal essalatione continuamente andarse acquistando per forza luoco maggiore assai, di quello della poluere, da che eglie causata, & questo luoco la nol puol acquistare, saluo che per due uie. La prima è spingendo per forza auanti il restante della poluere, non abbrusata, che è uerso la bocca del pezzo insteme con la balla, oueramente far crepare il pezzo, & perche eglie da credere, che piu facil ui sia à spingere fuora la detta poluere insieme com la balla, che à far creppar il pezzo, & maßime per esser la balla nella istremita della canna, diremo adunque, che la prima quarta parte de ditta nostra poluere, che prima se abbrusa, brusando continuamente ua spingendo auanti l’altra poluere, che si ua trouando auanti di se, & consequentemente quella spenge la balla, et per esser la balla cosi propinquißima all’uscita alla prima, & minima urtata, che nel principio sente, quella uscisse del pezzo subito, spinta solamente dalla poluer sana (come detto) & non dalla propria essalatione della poluere abbrusata, lo qual spengimento (per esser fatto cosi nel principio) non puo esser se non dabole nella balla, dico debole rispetto à quello che saria, quando che quella fusse spinta dalla propria essalatione uentosa, et nel colmo della gran furia di quella: Et oltra di questo, la balla nell’uscire del pezzo è seguitata (per alquanto) dalla poluere sana, la qual poluere dali à un puoco cade in terra, la qual pol uere nel andar per aere, & poi nel cader in terra, molto interrompe el moto di quella essalatione uentosa, che dapoiseguita la balla, il che non poco nuoce al moto di quella Si che per queste ragionital balla (in simel caso) non andara molto da lontano: ma che ricargasse tal pezzo con alquanto men poluer senza dubbio lui tirar aue assai piu di quello faria, essendo cosi piena la canna, perche se in questo secondo modo ui mancasse à impire tutta la canna dui diametri di balla, cargato che sia la balla, non se ritrouara cosi nella istremita della bocca del pezzo, ma piu in dentro, & pero quella non uscira cosi della bocca del pezzo alla prima, & minima urtata dalla poluere, anci resistera per un poco piu dell’altra, nel qual tempo, molto piu poluere sara abbrusata, et consequentemente maggior quantita de essalatione uentosa sara causata, & tal balla da maggior impeto, ouer furore sara urtata, & spinta, dico urtata, & spinta pur dalla poluere, & non dalla propria essalatione uentosa, si come dell’altro tiro fu detto, & cosi per tale euidente ragioni, in questo secondo tiro con men poluere, conchiudemo che tirara piu lontano di quello, faria al primo con quasitutta la canna piena di poluere, et simelmente, che recargasse tal pezzo anchor con men poluere, cioè poniamo con tanta poluere, che ui mancasse à impire tutta la canna tre diametri di balla, dico che in tal caso lui tiraria piu di quello faria cargandolo, secondo che di sopra fu detto, cioè solamente per dui diametri manco, & cosi chel cargasse per quattro diametri manco tirara piu che com li tre manco, et cosi con cinque manco tirara piu che con quattro manco, et cosi andaria procedendo per fin à un certo termine medio fra questi dui estremi, el qual termine gionto che ui se fusse haueria questa dignita in se, che chi cargasse poi tal pezzo com men poluere lui tir araue manco, et simelmente che ui daße piu poluere, anchora tirar aue manco.
P.
Certamente questa è una bella speculatione, et molto mi piace, perche in uero conosco, che fra dui istremi diuersi in proprieta eglie necessario esserui un persetto mezzo.
SERVO.
Signor el passa l’hora da cena.
P.
Horsu chel se ceni.