Quando l'uom chiede un don, ch'è bisognoso

Pieraccio Tedaldi

Aldo Francesco Massera 1916 Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu sonetti Quando l'uom chiede un don, ch'è bisognoso Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Io non trovo uomo, che viva contento El gioco è fondamento d'avarizia
Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
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XXVI

Non vale il dono, se non è accordato subito.

Quando l’uom chiede un don, ch’è bisognoso,
e ’l don, che chiede, gli sia indugiato,
colui, che dona, non ha tanto in grato,
4per che lo ’ndugio non è dilettoso.
Il don, ch’è fatto brieve, è grazioso,
e quel, ch’è chiesto, è mezzo comperato;
colui, che dona, ed a chi è donato,
8se ’l dono è fuor di tempo, è disdegnoso.
Cosi divien d’arnor e d’ogni cosa,
però che ’l tempo è una cosa cara,
11e nel tempo ogni cosa si riposa;
e lo ’ndugiar si vien da gente avara,
e l’aspettar si è vita noiosa
14piú, che d’un vecchio quando gioca a zara.