Quadro statistico della parrocchia di Valdagno nell'anno 1780/Aggiunta degli altri luoghi sacri

Aggiunta degli altri luoghi sacri

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Elenco dei sacerdoti nel 1780
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AGGIUNTA DEGLI ALTRI LUOGHI SACRI

esistenti in quell’epoca


CHIESA CURAZIALE DI S. QUIRICO

soggetta alla chiesa arcipretale di valdagno

Nell’anno 1844 il Curato e Fabbricieri ottennero dalla Curia Vescovile di Vicenza il permesso di poter conservare nella loro Chiesa il Santissimo Sacramento, ma per le sole Comunioni.

Nell’anno 1856 col permesso del Reverendo Arciprete di Valdagno, il Curato e Fabbricieri istituirono la funzione della pubblica Esposizione del Santissimo Sacramento da farsi nelle maggiori solennità fra l’anno.

Nell’anno 1867 fu istituito il Battisterio.

Nell’anno 1869 il Regio Demanio avea disposto di sopprimere questa Chiesa, e di prender possesso della Casa di abitazione del Curato.

Perciò fu presentato al R.o Demanio il seguente Certificato rilasciato dall’Ill.mo e Rever.mo Monsignor Vescovo di Vicenza.

«Gio. Antonio Farina per la grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica, Vescovo di Vicenza. Prelato Domestico, Assistente al Soglio Pontificio ecc.

«Si certifica per l’uffizio della Cancelleria Vescovile di Vicenza, che dagli Atti esistenti in questo Archivio [p. 14 modifica] rilevasi essere stata la Chiesa Curaziale di S. Quirico nella Parrocchia di Valdagno, fino dal 1179 ceduta dal Vescovo di Vicenza al Monastero di S. Croce per essere officiata, che in progresso di tempo venne fatta supplica al Vescovo per la designazione di un sacerdote per esercitare in essa Chiesa gli Uffizi Divini, e che finalmente essendo assai distante dalla Chiesa Parrocchiale di Valdagno fu ritenuta sempre necessaria per la spirituale assistenza di quegli abitanti domiciliati per la più parte nelle circostanti Montagne; cosichè si rende pienamente manifesto il bisogno che in quella situazione siavi sempre un Sacerdote strettamente obbligato alla cooperazione in cura d’anime.

«Tanto ecc.

«Vicenza dalla Curia Vescovile 9. Marzo 1869.

GIO. ANT. Vescovo

Gio Batta Cavallini Cancelliere Vescovile


«Direzione del Demanio e Tasse in Mantova
»N.° 27773 = 8094

»Mantova 20. Novembre 1869

»Alla Fabbriceria della Curazia di S. Quirico

Valdagno

Il Ministero delle Finanze Direzione Generale del Demanio e Tasse con suo Decreto 12. Agosto decorso N. 52491-13583 ha disposto che alla Chiesa contronominata non sia da applicarsi la soppressione ed inoltre [p. 15 modifica] che la Casa di cui è in possesso sia rilasciata al Sacerdote che officia la Chiesa in vita che questa è il solo immobile di cui sia in possesso la Chiesa stessa.

»Di ciò si da partecipazione a codesta Fabbriceria per sua norma e direzione, affinchè possa disporre liberamente dei beni non avendo da inferirsi più oltre il Demanio stante la non avvenuta presa di possesso dei medesimi.

«Il Dirigente.

L’Arciprete Munaretti allorquando registrava i morti i quali venivano sepolti od in vicinanza o dentro alle Chiese di S. Quirico, S.ta Maria di Panisacco, e Campotamazzo finiva l’annotazione colle seguenti parole: Chiesa Campestre soggetta a questa mia Archipresbiterale.


CHIESA E MONASTERO DEI RR. PADRI RIFORMATI

Nell’anno 1511, scrive il citato Padre Maccà, il Pontefice Giulio II permise che fosse fabbricalo in Valdagno un Monasterio prescrivendogli il modello la forma con cui doveva esser eretto ec.

Annessa al Monastero fu eretta una vasta Chiesa; e nell’anno 1810 l’imperatore Napoleone I.° con Decreto 25. Luglio ordinava la soppressione del Convento e della Chiesa la quale fu tosto convertita in fenile e stalla di animali bovini.

Nell’anno 1807, cioè tre anni prima della soppressione, i Padri Riformati che si trovavano nel Convento erano 17. [p. 16 modifica]

ORATORIO DEL CONTE BORTOLO NANTI DI VICENZA

Questo Oratorio era dedicato a S. Giovanni Evangelista, e si trovava dove presentemente esiste la bottega di Barbiere a sinistra entrando dal Portone d’ingresso dell’Albergo delle Alpi; e fu soppresso l’anno 1820.


CAPPELLA PRIVATA

Il molto reverendo Don Ilario Bevilacqua possidente ed abitante in Contrada detta dei Bevilacqua, sulla via che conduce a Santa Maria di Panisacco, eresse nella propria Casa una Cappella per poter celebrare la Santa Messa. Questo Sacerdote visse dal 1730 al 1805: e dopo la di lui morte la suddetta Cappella non fu più officiata.