Prose della volgar lingua/Libro terzo/XXXV

Terzo libro – capitolo XXXV

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La primiera voce appresso del numero del piú ha in sé una necessità e regola e non piú; che ella sempre raddoppia la M nell’ultima sillaba, Amammo Valemmo Leggemmo Sentimmo, né altramente può aver stato. La seconda medesimamente ne ha un’altra, che ella in E si vede sempre fornire in questa guisa, Amaste Valeste Legeste Sentiste, e non altramente. La terza non cosí d’una regola si contenta; perciò che ne’ verbi della prima maniera ella in questa guisa termina, Amarono Portarono, la A nell’avanti penultima loro sillaba sempre avendo; e la I in quelli della quarta, Udirono Sentirono. Nelle altre due maniere ella termina poscia cosí, Volsero Lessero e simili, alla terza loro voce del numero del meno la sillaba, che voi udite, sempre giugnendo, per questa del piú formare, come vedete. Né vi muova ciò, che Disse nella terza voce del numero del meno, e Dissero in quella del piú medesimamente si dice, come che Dire paia voce della quarta maniera; perciò che tutto il verbo per lo piú da Dicere, la qual voce non è in uso della fiorentina lingua, e non da Dire si forma; sí come Fecero da Fece e questa da Facere, del qual si disse, e non Fare, altresí. Diedero e Stettero, senza avere onde formarsi altro che da Dare e da Stare, fuori della detta regola solamente escono, che io mi creda, e non altri. È oltre acciò che si leva spesso di queste voci la vocale loro ultima, e nel verso e nelle prose, Dieder Disser; e alle volte ancora si gitta tutta intera l’ultima sillaba, Andaro Passaro Accordaro e Partiro e Sentiro e Assaliro e dell’altre, che Giovan Villani disse. Né mancò poi che eziandio due sillabe non si siano via tolte di queste voci, non solo nel verso, che usa Fur invece di Furono, ma ancora nelle prose; sí come si vede nel Boccaccio, il qual disse: Fer vela e Dier de’ remi in acqua e andar via, e ciò fece egli in altre voci ancora, Comperar Domandar Diliberar, in vece delle compiute ponendo; e Giovan Villani altresí. Dierono, che è la compiuta voce di Dier, e Diedono, oltre a tutti questi, si truova che si son dette toscanamente, e Uccisono e Rimasono e per aventura in questa guisa dell’altre. Denno e Fenno e Piacquen e Mossen, che disse il Petrarca, non sono toscane.