Prose della volgar lingua/Libro terzo/LXVI

Terzo libro – capitolo LXVI

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È Contro e Contra, che si disse parimenti Incontro e Incontra; ma quest’ultima è solo dei poeti, de’ quali è A l’incontra altresí. Et è Rimpetto e A rimpetto e Di rimpetto solamente delle prose; e vagliono, non quello che vale A l’incontra, ma quello che vale Di rincontro e Per iscontro, e Affronte, contraria di cui è Di dietro. Et è Per mezzo, alle volte poco da queste lontana e alle volte molto; con ciò sia cosa che non riscontro, ma entramento dimostra:

Per mezzo i boschi inospiti e selvaggi.

La qual si disse Per lo mezzo, qualora ella non ha dopo sé voce che da lei si regga: E misesi con le sue genti a passare l’oste de’ nimici per lo mezzo. Ma questa voce Per mezzo si disse toscanamente ancora cosí Per mei, troncamente e tramutevolmente pigliandosi, come udite. Quantunque Mei si disse eziandio in vece di Meglio per abbreviamento dagli antichi; sí come la disse Buonagiunta:

Perché la gente mei me lo credesse;

e messer Cino:

Dunque sarebbe mei ch’i’ fossi morto.

La qual poi si disse Me’, non solo dagli altri poeti, ma dal Petrarca ancora:

Me’ v’era che da noi fosse ’l diffetto.

Sono A lato e A petto, che quello stesso vagliono, ciò è A comperazione; l’una delle quali solamente è delle prose. Come che A lato alle volte porti e vaglia quello che ella dimostra; sí come fa Accanto che vale alle volte quanto queste, e alle volte quanto ella dimostra. Lontana da cui piú di sentimento che di scrittura è Da canto, ciò è Da parte. Et è Verso che usò il Boccaccio, e vale, oltra il proprio sentimento suo, quanto A comperazione: E se li re cristiani son cosí fatti re verso di sé, chente costui è cavaliere; verso di sé, disse, ciò è a comperazion di sé. Nel qual luogo si vede, che la voce Chente vale, non solamente quello che val Quanto, sí come la fe’ valere il medesimo Boccaccio in moltissimi luoghi, ma ancora quello che val Quale; il che si vede eziandio in altre parti delle sue prose. Anzi la presero i piú antichi quasi sempre a questo sentimento. È Adietro, la quale stanza piú tosto dimostra che movimento e Indietro e Allo ’ndietro e Al di dietro, che movimento dimostrano; e dissersi altramente A ritroso, dal latino togliendosi, dalla quale s’è formato il nome et èssi detto Ritroso calle e Ritrosa via, come sarebbe quella de’ fiumi, se essi secondo la favola ritornassero alle lor fonti; da cui si tolse a dire Ritrosa donna, e Ritrosía il vizio.