Prode Signor, che collo scettro altero
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Maria Gasparri
IV1
Prode Signor, che collo Scettro altero
Minacci Rodi e l’Affrica vicina,
E cotant’oltre il riverito Impero
Distendi per la Barbara Marina.
5Di cento Figlie collo stuol guerriero,
Italia, la gran Donna a te s’inchina,
Prendendo in viso quel color primiero,
Ch’ebbe al buon tempo quando fu Reina.
Tra queste l’alta Roma, e Siena amante
10Volgono a te pien d’allegrezza il ciglio,
E fansi all’altre inclite Suore avante.
L’una esalta di te l’opre, e ’l consiglio,
L’altra fermasi intenta al tuo sembiante,
Qual lieta Madre, che rivegga il Figlio.
Note
- ↑ Nell’esaltazione dell’Eminent. Gran Maestro di Malta Fra Marco Zondadari di Siena.