Priapea/XXIII
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Niccolò Franco - Priapea (1541)
XXIII
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XXIII.
Può far Dio, che quei cazzi sien gentili,
Quei dalle belle donne più adocchiati,
Ch’hanno i braghetti vaghi e ricamati,
4E portan taffettá, trine, e profili.
E tutti gli altri sien tenuti vili,
Che come il mio si stanno mal menati,
E d’ogni guarnimento sfoderati
8Nè di seta han castelli e campanili.
Dunque a che gli orti omai non abbandono,
Che pur esser ne voglio il barbassoro,
11Ed a ciascun che v’entra non perdono.
A che ne fo più bandi e concistoro
Se perder non poss’io, se ignudo sono,
14Nè voglion cazzo, che non sia tutt’oro?