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Può far Dio, che quei cazzi sien gentili,
     Quei dalle belle donne più adocchiati,
     Ch’hanno i braghetti vaghi e ricamati,
     4E portan taffettá, trine, e profili.
E tutti gli altri sien tenuti vili,
     Che come il mio si stanno mal menati,
     E d’ogni guarnimento sfoderati
     8Nè di seta han castelli e campanili.
Dunque a che gli orti omai non abbandono,
     Che pur esser ne voglio il barbassoro,
     11Ed a ciascun che v’entra non perdono.
A che ne fo più bandi e concistoro
     Se perder non poss’io, se ignudo sono,
     14Nè voglion cazzo, che non sia tutt’oro?