CXLVIII

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CXLVII CXLIX
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CXLVIII.


Suore mie care, poiché tali e tante
     Son le strettezze e l’incomoditate,
     Per manco male è che v’accomodiate
     4D’un bel pezzo di vetro per amante.
So ben io, che d’acciajo o di diamante
     Vi daría più sicure l’imbroccate,
     E per far da dovero a culattate
     8Meglio saría la pertica d’un fante.
Chi non ha albergo, posisi in sul verde,
     E chi vuol arrivar, non torni indietro,
     11Perch’ altrimenti ogni cammin disperde.
Non pur Petrarca, ma ’l diría san Pietro,
     Che chi vuol bere, e non ha l’auro, o ’l perde,
     14Spenga la sete sua con un bel vetro.