Preghiera (Broccadelli da Narni)
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Io son piena di miseria. Tu pieno di bontà.
Ogni cosa è tua, li peccati son mei.
Amore, amore che accende tutto il mondo.
Dà, maestro mio, pazzo è chi non te ama.
Sì, sì, maestro, maestro. Pazzo è chi non te ama.5
Maestro, te piace de dire, chi è quello che te dispiace.
Caro maestro mio, piena son de defetti.
Voria, maestro, esser fondata in te; ma non son.
Ch'io meritaria che la terra me profundasse.
Digna delle pene, indigna de li meriti.10
Della ruina di questo mondo, io ne son causa.
Meritaria la eterna dannazione, ma prego che tu mi perdoni.
Io son piena di offesa de li toi doni.
Che cosa azzo fatto in questo mondo, se non male.
Se a te piace voria che tu mi dichiarassi,15
quello che l'altra notte mi hai detto.
Non intendo quel vodo. El mio padre san Dominico dice che consiste nell'uno, e nell'altro.
Non te ho ditto, ch'io te voglio sacrificare la mia voluntade.
Non te voria più offendere, he', he' maestro, non ho fatto quello che tu meriti.
Non ho fatto la confessione con umilitade, l'ho fatta ignorantemente, ma a te piace di laudarla.20
Te raccomando tutti li miei inimici, e tu perdona a quelli.
Te raccomando tutti li mei benefattori.
Te raccomando la tua sposa imaculata.
Te raccomando tutte le mie sorelle.
Non me fare secondo la tua iustitia, ma secondo la tua misericordia.25
Io te prego che tu la facci a tutto il mondo, perché ne ha bisogno.
Questo si è lo mio sposo, el quale tutto il mondo l'offende.
Io te prego che mai non te parti dalla mia memoria.
Ma più presto perda la vita.
Da che procede tanto dolore della mia confessione, dalla causa della cognizione.30
La qual cognizione è in me, ch'io non cognosco le mie miserie.
Maestro, dami la tua benedizione. Amen.
Note
Pubblicata nel 1879 nella biografia di Tommaso Maria Granello, la preghiera faceva probabilmente parte dell' Autobiografia della mistica, oggi irreperibile.