Prega tu meco il ciel de la su' aita
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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse
P
REGA tu meco il ciel de la su’ aita,Se pur (quanto devria) ti punge cura
Di quest’afflitta Italia, a cui non dura
4In tanti affanni omai la debil vita.
Non può la forte vincitrice ardita
Regger (chi ’l crederia?) sua pena dura:
Nè rimedio o speranza l’assecura,
8Sì l’odio interno ha la pietà sbandita.
Ch’a tal (nostre rie colpe, e di fortuna)
È giunta, che non è chi pur le dia
11Conforto nel morir, non che soccorso.
Già tremar fece l’universo ad una
Rivolta d’occhi, ed or cade tra via,
14Battuta e vinta nel suo estremo corso.