Poi non trovi posar, cessa l'affanno
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Poi non trovi posar, cessa l’affanno,
Non dar più zappa in acqua, e seme in rena,
Che vedi la speranza invan ti mena
Vagando di dì in dì, passando l’anno.
Benuccio, non canir più ’n tale inganno,
Vogli alquanto posare e prender lena,
Colla speranza in Dio paur raffrena,
Che Dio sta fermo, e gli anni se ne vanno.
Non temer di compir ben tua giornata,
E con dolcezza ponerti a sedere,
Benchè sia terza e già nona passata,
Che ancor c’è vespro: ora vogli volere
Da questo campo far buona levata;
Riseca il non voler col più potere.
Sciogliti dalla fune, ond’ ei legato,
Che ben potrai, se vuogli, ir da mercato.
Poi che ricorri al tuo Bindo Bonichi,
E consigliando vuoi, che ’l ver ti dichi,
Sappi, ch’ i’ son da tai funi disciolto:
Di mia levata m’è vie più ben colto.