Poi ch'a voi piace, amore (Panvini)
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Poi ch'a voi piace, amore,
che eo degia trovare,
faronde mia possanza
ch'io vegna a compimento.
Dat' agio lo meo core5
in voi, madonna, amare,
e tutta mia speranza
in vostro piacimento;
e non mi partiragio
da voi, donna valente,10
ch'eo v'amo dolzemente,
e piace a voi ch'eo agia intendimento.
Valimento - mi date, donna fina,
chè lo meo core adesso a voi si 'nchina.
S'io inchino, rason agio15
di sì amoroso bene,
ca spero e vo sperando
c'ancora deio avire
allegro meo coragio;
e tutta la mia spene,20
fu data in voi amando
ed in vostro piacire;
e veio li sembianti
di voi, chiarita spera,
ca spero gioia intera25
ed ò fidanza ne lo meo servire
a piacire - di voi che siete fiore
sor l'altre donn' e avete più valore.
Valor sor l'altre avete
e tutta caunoscenza,30
ca null'omo por[r]ia
vostro pregio contare,
che tanto bella sete!
Secondo mia credenza
non è donna che sia35
alta, sì bella, pare,
nè c'agia insegnamento
'nver voi, donna sovrana.
La vostra ciera umana
mi dà conforto e facemi alegrare:40
s'eo pregiare - vi posso, donna mia,
più conto mi ne tegno tuttavia.
A tutt[t]or vegio e sento,
ed ònne gra[n] ragione,
ch'Amore mi consenti45
voi, gentil criatura.
Già mai non n'ò abento,
vostra bella fazone
cotant' à valimenti.
Per vo' son fresco ognura;50
a l[o] sole riguardo
lo vostro bello viso,
che m'à d'amore priso,
e tegnol[o]mi in gran bonaventura.
Preio à tuttura - chi al buon segnore crede55
però son dato a la vostra merzede.
Merzè pietosa agiate
di meve, gentil cosa,
chè tut[t]o il mio disio
[ . . . . -ente];60
e certo ben sacc[i]ate,
alente più che rosa,
che ciò ch'io più golio
è voi veder sovente,
la vostra dolze vista,65
a cui sono ublicato,
core e corp' ò donato.
A[l]ora ch'io vi vidi primamente,
mantenente - fui in vostro podere,
che altra donna mai non voglio avere.70