Poesie varie (Pascoli)/1872-1880/Primo ciclo
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PRIMO CICLO
Tutto: le stelle e il sole,
il piano e i neri monti,
de’ venti le parole,
4il sussurrar de’ fonti,
l’azzurro mar, le aiuole,
gli alberi all’aura pronti,
le bige lande sole,
8le aurore ed i tramonti,
tutto il mio cuore intende,
tutto il cuor vede e ascolta
11or per la prima volta;
e meraviglia prende
a questo cuor, io sento,
14del suo commovimento.
Tra l’albaspina e il bosso
odo un tinnir leggero
come d’un riso. — È vero,
18ridente pettirosso. —
Mi chiede poi, se spero,
un trillo alto e commosso: ―
dirti, sì, no, non posso,
22piangente capinero. —
No, se le secche biade
agita al sole il vento,
25dire al cuculo io sento.
Ma se la notte cade,
il rosignuol tra i rami
28canta che speri ed ami.
Fin che parlasti, il vento
ti stette ad ascoltare;
tacea senz’alitare
32il campo di frumento;
ma quando udì posare
il tuo soave accento,
il campo ondeggiò lento
36come un tranquillo mare.
Gli asfódeli le rosse
teste movean tra l’onde
39di quelle spighe bionde.
Dal pioppo anche si scosse
un plauso senza fine
42di non so che manine.
Stridono le divine
fate nell’oliveto;
dal biancheggiante greto
46rispondono le ondine.
È un canto senza fine
non so se triste o lieto:
varcano il ciel quieto
50nuvole pellegrine.
Confondermi nell’onde,
confondermi nel suolo,
53scorrere l’aura a volo
vorrei con le gioconde
fate e le ondine; andare,
56passare; amare, amare!