Poesie italiane/Per la signora marchesa Isotta Pindemonti Veronese II
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giuseppe Torelli - Poesie italiane (1795)
Per la stessa
◄ | Per la signora marchesa Isotta Pindemonti Veronese | Per la signora marchesa Isotta Pindemonti Veronese III | ► |
per la stessa
*
Chi è costei, che da’ begli occhi spira
Mista a ignoto venen tanta dolcezza?
Ch’ove li volge, ogni cor duro spezza,
E seco a forza prigioniero il tira?4
Fugge dinanzi a lei superbia ed ira:
Onestà l’accompagna e gentilezza:
E virtù non conosce, o non la prezza,
Chi ode sue parole, e non sospira.8
Rise di luce e di sereno il mondo,
Quando sì raro mostro in terra nacque,
A cui natura non formò il secondo.11
Videla il patrio Fiume, e sen compiacque:
Ma non sì tosto il capo alzò dal fondo,
Che sospirando si tuffò ne l’acque.14