Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi/Risposta ad un sonetto dello stesso
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Paolina Secco Suardo - Poesie (1820)
Risposta ad un sonetto dello stesso
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RISPOSTA AD UN SONETTO
DELLO STESSO
SONETTO
Bench’io men viva in queste alme beate
Parti, del caldo sol fuggendo i rai,
Pur dolce amico come puoi tu mai
Sperar ch’or non mi sien le rime ingrate?
Pensa quanta poc’anzi in te pietate
Destai da’ mali oppressa, e vedi omai
S’or convengonmi i carmi onde già assai
Cortecce un tempo ho di mia man vergate.
Tu con tue note di dolcezza piene
Canta, che il puoi di Fille i lumi bei,
E come ancor t’infiammi e t’incatene:
E me lascia tacer, cui solo nei
Dogliosi affanni sospirar conviene,
E dimandar salute ai sordi Dei.