Poesie (Parini)/VII. Odi/VII. Il piacere e la virtù
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VII
IL PIACERE E LA VIRTÙ
[1771?]
Vada in bando ogni tormento!
Ecco siede il secol d’oro;
a scherzar tornan fra loro
Innocenza e Libertá.
5Sol fra noi regni il contento;
coroniamo il crin di rose:
su, si colgan rugiadose
da la man dell’Onestá.
La Virtú non move guerra
10a i diletti onesti e belli:
colá in ciel nacquer gemelli
il Piacere e la Virtú.
E gli dèi portáro in terra
un tesor cosí giocondo;
15e cosí bear del mondo
la primiera gioventú.
Folle stirpe de’ mortali,
che se stessa ognor delude,
il Piacer da la Virtude
20insolente diparti.
L’atra allor di tutti i mali
si destò nova procella:
e la coppia amica e bella
solo in ciel si riuni.
25Ma tornáro i di beati.
Or veggiam congiunti ancora
con un nodo che innamora
la Virtude ed il Piacer.
Sposi eccelsi, a voi siam grati,
30che il bel dono a noi rendete:
siete voi che l’uomo ergete
a lo stato suo primier.
Ah perché velar l’aspetto
sotto strane e varie forme?
35Al fulgor de le vostr’orme
si conosce il divin piè.
La Virtude et il Diletto,
Ferdinando e Beatrice!
Oh spettacolo felice,
40che rapisci ogn’alma a te!
Sol fra noi regni il contento;
coroniamo il crin di rose:
su, si colgan rugiadose
da la man dell’Onestá.
45Vada in bando ogni tormento!
Ecco riede il secol d’oro;
a scherzar tornan fra loro
Innocenza e Libertá.