Poesie (Giacomo da Lentini)/Rime/Guiderdone aspetto avere
Questo testo è completo. |
III
Guiderdone aspetto avere
◄ | Rime - Meravigliosa-mente | Rime - Amor non vole ch'io clami | ► |
Guiderdone aspetto avere
da voi, donna, cui servire
no m’enoia;
ancor che mi siate altera
5sempre spero avere intera
d’amor gioia.
Non vivo in disperanza,
ancor che mi disfidi
la vostra disdegnanza:
10ca spesse volte vidi, – ed è provato,
omo di poco affare
pervenire in gran loco;
se lo sape avanzare,
moltipricar lo poco – c’à ’quistato.
15 In disperanza no mi getto,
ch’io medesmo mi ’mprometto
d’aver bene:
di bon core la lëanza
ch’i’ vi porto, e la speranza
20mi mantene.
Però no mi scoraggio
d’Amor che m’à distretto;
sì com’omo salvaggio
faraggio, com’è detto – ch’ello face:
25per lo reo tempo ride,
sperando che poi pera
lo laido aire che vede;
da donna troppo fera – spero pace.
S’io pur spero in allegranza,
30fina donna, pïetanza
in voi si mova.
Fina donna, no mi siate
fera, poi tanta bieltate
in voi si trova:
35ca donna c’à bellezze
ed è senza pietade,
com’omo [è] c’à richezze
ed usa scarsitade – di ciò c’ave;
se non è bene apreso,
40nodruto ed insegnato,
da ogn’omo ’nd’è ripreso,
orruto e dispregiato – e posto a grave.
Donna mia, ch’eo non perisca:
s’eo vi prego, no vi ’ncresca
45mia preghera.
Le bellezze che ’n voi pare
mi distringe, e lo sguardare
de la cera;
la figura piacente
50lo core mi diranca:
quando voi tegno mente
lo spirito mi manca – e torna in ghiaccio.
Né-mica mi spaventa
l’amoroso volere
55di ciò che m’atalenta,
ch’eo no lo posso avere, – und’eo mi sfaccio.