Poesie (Eminescu)/LXX. Ai miei critici
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LXX.
AI MIEI CRITICI.
Molti fiori son, ma pochi
danno all’uomo i lor frutti;
tutti battono alle porte della vita,
ma quanti cadono avvizziti!
5Scriver versi è facilissimo,
quando niente hai da dire,
e parole vane infilzi
la cui coda suona in rima.
Ma, quando l’animo ti tormentan
10passioni vive e desiderii,
e la tua mente le lor voci
ascoltarle tutte vuole;
come i fiori allora battono
alla porta del pensiero:
15tutte chiedon veder la luce
ben vestite di parole.
Potran dunque giudicare
il tuo strazio e la tua vita
quattro critici sparuti
20dai freddi occhi di ghiaccio?
Quando parti che sul capo
sia per cadérti il cielo,
dove troverai le parole
che espriman l’inesprimibile?
25O critici, o fiori sterili,
che nessun frutto maturaste,
scriver versi è facilissimo,
quando niente hai da dire.