Poesie (Eminescu)/Appendice/VII (47). Ho ancora un sol desiderio
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VII (47).
HO ANCORA UN SOL DESIDERIO.
Quand’io m’addormenti
nel buio infinito,
mi date silenti
del pelago al lito;
5Nè bara, nè ornate
esequie è ch’io brami;
un’urna intrecciate
di teneri rami.
Sia il bosco vicino,
10il sonno sia lene,
stia il cielo turchino
sull’acque serene,
sull’acque tornanti
dolenti alla sponda,
15lo scoglio abbraccianti
con lor braccia d’onda.
Che s’alzano chete,
poi bacian la spiaggia:
sui boschi d’abete
20la luna viaggia.
Nè alcuno si doglia
sul vinto: dia forte
parola alla foglia
risecca la Morte.
25Dei venti sull’ale
ripassi il Signore,
e il tiglio jerale
mi doni il suo fiore.
Non vo più ramingo:
30ricordi pietosi
me avvolgon solingo
nei muti riposi,
E gli astri sorgenti
di mezzo agli abeti
35mi guardan ridenti,
amici ben lieti;
non san che il dolore
m’appar che ho sofferto,
mentr’ergesi il fiore
40sul mïo deserto.