Poesie (Eminescu)/Appendice/VII (47). Ho ancora un sol desiderio

VII (47). Ho ancora un sol desiderio

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Mihai Eminescu - Poesie (1927)
Traduzione dal rumeno di Ramiro Ortiz (1927)
VII (47). Ho ancora un sol desiderio
Appendice - VI. Frammento Appendice - VIII. Ritorno
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VII (47).

HO ANCORA UN SOL DESIDERIO.


Quand’io m’addormenti
  nel buio infinito,
  mi date silenti
  del pelago al lito;

5Nè bara, nè ornate
  esequie è ch’io brami;
  un’urna intrecciate
  di teneri rami.

Sia il bosco vicino,
  10il sonno sia lene,
  stia il cielo turchino
  sull’acque serene,

sull’acque tornanti
  dolenti alla sponda,
  15lo scoglio abbraccianti
  con lor braccia d’onda.

Che s’alzano chete,
  poi bacian la spiaggia:
  sui boschi d’abete
  20la luna viaggia.

Nè alcuno si doglia
  sul vinto: dia forte
  parola alla foglia
  risecca la Morte.

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25Dei venti sull’ale
  ripassi il Signore,
  e il tiglio jerale
  mi doni il suo fiore.

Non vo più ramingo:
  30ricordi pietosi
  me avvolgon solingo
  nei muti riposi,

E gli astri sorgenti
  di mezzo agli abeti
  35mi guardan ridenti,
  amici ben lieti;

non san che il dolore
  m’appar che ho sofferto,
  mentr’ergesi il fiore
  40sul mïo deserto.