Poesie (Campanella, 1938)/Scelta di alcune poesie di Settimontano Squilla/67. Ad Annibale Caracciolo, detto Niblo, scrittor d'egloche
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Ad Annibale Caracciolo detto Niblo
scrittor d’egloche
Non Licida, né Driope, né Licòri
pòn mai, Niblo gentil, farti immortale,
se d’amor infinito oggetto eguale
l’ombre non son, né gli cadenti fiori.
La bellezza, che in altri ammiri e adori,
nell’anima tua diva piú prevale;
per cui lo spirto mio spiega anche l’ale
verso le note degli eterni ardori.
Illustra dunque quel che ’n te risplende
con l’amor di virtú, che mai non manca,
e laudi immense da Dio solo attende.
Di far conto con gli uomini omai stanca
l’anima mia, la tua richiama, e rende
alla scuola di Dio con carta bianca.
Si va alla scuola di Dio con carta bianca, quando si cerca la veritá, secondo che da lui è insegnata. Ma, quando si cerca secondo la dicono scrittori, come Aristotile, Platone o Scoto, ecc., si va col conto fatto, e non si impara mai la pura veritá, ecc.