Poesie (Campanella, 1938)/Poesie postume/III. I Canti del carcere/26. Sonetto alla medesima
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Tommaso Campanella - Poesie (1622)
26. Sonetto alla medesima
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Sonetto alla medesima
Ippolita magnanima, in cui serba
l’alto valor de’ Cavanigli tuoi
della virtú i tesori, e Amor gli suoi,
come in un seme suo sta tutta un’erba;
hai presenza dignissima e superba,
che sembra armato esercito d’eroi;
maestosa bellezza, donde puoi
saldar ogni dolore e piaga acerba.
Generosa pietá, man liberale
al Sommo Ben ti fan simil cotanto,
che nata contro al mal ti giurarei.
Libero conversar, animo hai santo,
favellar grazioso e celestiale.
L’altre, femine son; tu donna sei.