Poesie (Campanella, 1915)/Poesie postume/III. I Canti del carcere/14. Sonetto al signor Giovan Leonardi avvocato de' poveri

14. Sonetto al signor Giovan Leonardi avvocato de' poveri

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14. Sonetto al signor Giovan Leonardi avvocato de' poveri
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Sonetto al signor Giovan Leonardi
avvocato de’ poveri

Ai spirti illustri del seculo antico,
stentando, ogni poeta aguaglia i soi;
ma or il vero è comparso per noi
santo Leonardo, in sì noioso intrico,
d’offizio, nome e portamenti: io dico
il difensor commune, a cui sol poi,
degno di Cristo e degl’invitti eroi,
il titolo «dei poveri» gli è amico.
Sembra un leon ardente, che si muove
a guerriggiar: da bocca gli esce vampa
di leggi, d’argomenti e d’altre prove.
Ciò ch’egli scrive, a noi libertá stampa;
ciò ch’egli parla, nostra vita piove,
contra l’ombra di morte accesa lampa.