Poema paradisiaco/Hortus Larvarum/La statua (II)
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Gabriele D'Annunzio - Poema paradisiaco (1892)
La statua
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LA STATUA.
Il bel parco, ove un dì correa la muta
de’ veltri in caccia dietro il capriuolo,
ora tace. È deserto. Un fonte, solo,
ne l’ombra ride e piange a muta a muta.
5E piange e ride verso l’ombra muta
ove un dì poetava l’usignuolo.
E v’è, senza letizia e senza duolo,
la statua dal gesto che non muta.
E v’è (però che l’anima risponda
10sempre a le cose) e v’è qualcuno ancora,
solo, che piange verso un’ombra muta.
E su quest’uno, che a la sua profonda
pena un respiro vanamente implora,
sta forse un altro gesto che non muta.